"A me hanno ordinato di dirvi di andarvene da questo podere ed io ve lo sto dicendo". "E io dovrei andarmene dalla mia terra?". "Ma non te la prendere con me, non è colpa mia". "E di chi allora?". "Lo sapete di chi è la terra, della società agricola di Shione". "E chi è la società agricola di Shione?". "Ma non è nessuno, è una società". "Avrà un presidente no?! E lo saprà che così ci condanna a morire di fame!". "Ma non è colpa sua, è la banca che gli dice che cosa deve fare". "E va bene, dov’è la banca?". "A Tulsa. Ma con chi te la prendi, lì c’è soltanto il direttore, che sta impazzendo per fare quello che gli impongono da New York". "Insomma, chi è allora?". "Aah io proprio non lo so. Eh sennò te lo direi, ma proprio non lo so di chi è la colpa".
La citazione con la quale apriamo il post di oggi è tratta dal film "Furore", capolavoro del 1940 diretto da John Ford tratto dall'omonimo romanzo di John Steinbeck. La scena si riferisce al momento dello sfratto della famiglia protagonista del film. A causa della crisi economica del 1929 la società americana entra nel tunnel della recessione e migliaia di piccoli agricoltori vengono privati dei loro terreni trasformandosi in un esercito di senza fissa dimora. Il bianco e nero della pellicola rende ancora più potente ed epica la lotta dei personaggi per sopravvivere ai soprusi e ad una situazione disperata che ricorda i gironi dell'inferno dantesco.
Ciò che mi ha sempre colpito nella scena citata è lo scontro tra due mentalità completamente opposte. Da un lato quella degli agricoltori, abituati al contatto quotidiano con la terra e con le persone, che vorrebbero conoscere con chi hanno il problema e provare insieme a risolverlo. Dall'altro, la spersonalizzazione estrema del sistema economico che toglie ogni dignità all'essere umano. Perfino a quelli che vi lavorano all'interno.
Non vi sono volti, non vi sono nomi. C'è il direttore, ci sono "quelli di New York" ma il meccanismo infernale sembra avere vita propria e nessuno sembra in grado di fermarlo. Le banche, le società, la finanza sono stati creati dall'uomo ma chi è che ne ha il controllo?
Non è dato saperlo.
E non è cambiato molto da allora.
Purtroppo.